Il modello DCOM permette di realizzare applicazioni distribuite richiamando in modo trasparente i metodi di un oggetto COM che si trova su un computer diverso (senza sapere dove si trova l’oggetto).
Per la comunicazione viene usato un meccanismo RPC, noto come ORPC (Object RPC), che può essere configurato per usare vari protocolli, come TCP e UDP.
Gli oggetti DCOM supportano insiemi di funzioni collegate tra loro; ogni insieme di funzioni prende il nome di interfaccia; le interfacce sono implementate come DLL e quindi possono essere modificate senza dover ricompilare le applicazioni che le utilizzano. Quando una applicazione usa un oggetto DCOM riceve un puntatore alle funzioni di interfaccia che permette all’applicazione di ignorare dove si trova l’oggetto.
Solo il sistema operativo ha bisogno di sapere dove si trova l’oggetto remoto per permettere agli oggetti locali di richiamarne i metodi. Il computer client deve essere configurato per DCOM in modo da registrare nel proprio registro di sistema la classe dell’oggetto remoto. Sul server si possono impostare i permessi necessari per eseguire l’applicazione DCOM in modo locale o remoto.