Internet è una rete geografica di estensione mondiale.
Per entrare a far parte di Internet bisogna sottoscrivere un abbonamento con un provider o ISP (Internet Service Provider), un fornitore di servizi Internet.
Dopo aver stabilito un collegamento al computer del provider si ha accesso all’intera rete Internet. Il collegamento al provider di solito avviene mediante la rete telefonica fissa o mobile.
Non c’è bisogno di un computer particolare o di un sistema operativo particolare; la sola cosa indispensabile è che sul computer sia installato il TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol), il protocollo di comunicazione, o meglio l’insieme di protocolli, usato da tutti i computer collegati a Internet.
Ogni computer collegato a Internet è identificato da un numero, univoco a livello mondiale, chiamato indirizzo IP.
L’indirizzo IP comunemente è rappresentato nella notazione decimale puntata cioè da 4 numeri (compresi tra 0 e 255) separati da punti, per esempio 132.45.37.1.
L’indirizzo IP viene fornito dal provider; può essere un indirizzo statico se il collegamento avviene utilizzando sempre lo stesso indirizzo o un indirizzo dinamico se ad ogni collegamento viene fornito un indirizzo diverso (mediante un servizio DHCP).
Per collegarsi a un altro computer è necessario conoscere il suo indirizzo IP.
Poiché è difficile ricordare gli indirizzi IP viene usato anche un sistema basato su nomi.
Si può pensare che i computer siano divisi in gruppi chiamati domini (la suddivisione non dipende dalla posizione geografica ma è solo un raggruppamento organizzativo). Ogni dominio ha un nome, e può essere diviso in sottodomini che hanno ciascuno un nome, e ogni computer che deve essere accessibile deve avere un nome.
Il nome completo di un computer è costituito dal nome del computer, dal nome del sottodominio di livello più basso a cui appartiene, dai nomi degli altri sottodomini in ordine gerarchico, fino al nome del dominio; i nomi sono separati da un punto.
In pratica la prima parte del nome è il nome del server; la parte rimanente è chiamata genericamente dominio o in modo più tecnico FQDN (Fully Qualified Domain Name).
I nomi di dominio di primo livello (TLD – Top Level Domain) possono essere di tipo organizzativo (per esempio com per un’organizzazione commerciale) o nazionali (due caratteri che rappresentano una nazione, per esempio it per l’Italia).
In alcuni paesi, per esempio in Gran Bretagna (dominio uk, United Kingdom), i domini di secondo livello ricalcano la suddivisione americana di tipo organizzativo, anche se con sigle diverse, per esempio co.uk per aziende commerciali o ac.uk per Università (ac sta per academic).
Nuovi TLD possono essere istituiti solo dall’ICANN (Internet Corporation for Assigned Name and Numbers), l’ente internazionale che gestisce tutti i regolamenti per i nomi di dominio.
Anche i nomi di dominio, come gli indirizzi IP, devono essere univoci e devono essere registrati; il provider può provvedere alla registrazione di un nome di dominio, o meglio di un sottodominio (o nome di dominio di secondo livello, o terzo ecc.); i nomi nei domini TLD sono gestiti dall’InterNIC (Internet Network Information Center).
I nomi nei domini mil, gov e edu sono riservati agli Stati Uniti.
La registrazione dei nomi di dominio nel dominio it è gestita dalla Registration Authority italiana, un organismo chiamato NIC per analogia con l’organismo statunitense.
Dopo aver registrato un nome di dominio (l’FQDN), un’organizzazione può suddividerlo ulteriormente e gestire più server aggiungendo il nome del server all’FQDN (nomeServer.nomeFQDNdelDominio).
L’uso dei nomi al posto degli indirizzi è permesso dal servizio DNS (Domain Name System), che permette di tradurre automaticamente il nome nel corrispondente indirizzo (e anche viceversa).
Collegamento a Internet
Per collegarsi a Internet serve un abbonamento a un provider.
Un provider è un fornitore di connessione a Internet.
Le differenze tra gli abbonamenti possono consistere per esempio nell’ampiezza di banda del collegamento (cioè la velocità di trasmissione) e nel tipo di indirizzo IP ottenibile (statico o dinamico).
Il termine provider è usato non solo per indicare fornitori di connessione ma anche per indicare fonitori di servizi come posta elettronica o spazio Web.
Per il collegamento a un fornitore di connessione si possono usare diverse modalità:
È possibile collegare a Internet un’intera rete locale; oltre a una delle modalità di connessione serve un router che permette di indirizzare la trasmissione al computer interessato.
I computer della rete possono essere configurati per usare un proxy server, cioè un programma che accetta le richieste dei computer della rete e le inoltra e poi invia le risposte ai computer interessati.
I provider che forniscono connessione agli utenti sono a loro volta collegati a provider di livello superiore (NSP – Network Service Provider) con collegamenti più veloci, per esempio con linee dedicate; gli NSP gestiscono le linee che provvedono a trasportare i dati di tutti gli altri fornitori. Sono NSP in Italia per esempio Interbusiness di Telecom Italia, Infostrada e Albacom.
Le aziende che richiedono una grande ampiezza di banda per il collegamento a Internet possono connettersi direttamente a un NSP.
Per i collegamenti internazionali gli NSP in Italia si avvalgono di fornitori stranieri (come Unisource, Sprint ecc.).
I servizi di Internet
Internet di per sé è soltanto una rete di computer; quello che si può fare dipende dai servizi che si utilizzano.
I servizi sono realizzati da applicazioni di rete per la maggior parte di tipo client/server.
La parte client dell’applicazione gestisce l’interfaccia con l’utente e richiede i servizi alla parte server che svolge l’elaborazione vera e propria.
Il termine server viene comunemente usato oltre che per indicare la parte server dell’applicazione anche per indicare il computer su cui questa applicazione viene eseguita.
Nell’uso dei servizi di Internet bisogna ricordarsi di rispettare alcune regole di buon comportamento, note anche come netiquette (da net, rete, e etiquette, galateo), rivolte a limitare lo spreco delle risorse della rete e ad evitare situazioni spiacevoli con gli altri utenti.
Alcuni servizi permettono alle persone di comunicare tra loro, di scambiare informazioni, opinioni e idee creando delle vere e proprie comunità virtuali (community).
Internet e la sicurezza
Internet è nata dal lavoro spontaneo di molte persone e non è sotto il controllo di nessuno; essendo uno strumento relativamente recente e in continua evoluzione non esistono sempre leggi adeguate che ne regolamentino l’utilizzo.
Anche se in rete si possono trovare molte informazioni interessanti e conoscere persone nuove, bisogna fare attenzione ai pericoli di vario genere che si possono incontrare.
Alcuni problemi sono di carattere informatico, come la possibilità di trovare un virus nel computer; i virus possono essere contratti scaricando software infetto, ma anche con messaggi di posta elettronica che contengono allegati eseguibili.
Problemi più gravi si potrebbero incontrare fornendo i propri dati personali (indirizzo, numero della carta di credito ecc.) a persone disoneste; anche quando si è sicuri del destinatario delle informazioni, il problema potrebbe derivare dall’intercettazione dei dati; le informazioni sulla rete con i normali protocolli viaggiano sempre in un modo che può essere facilmente intercettato; per la sicurezza dei trasferimenti di dati bisogna assicurarsi che i siti Web a cui si inviano i dati adottino protocolli sicuri e spedire i messaggi di posta elettronica usando metodi di crittografia.
Una pratica diffusa per ottenere informazioni personali riservate è quella del phishing.